Medicina

Terapia del sorriso e ospedali a misura di bambino

Wednesday, 21/10/1998

di Francesca Ricevuto

Per un bambino, il ricovero e la degenza in ospedale sono quasi semprecausa di forte stress.

Da qualche anno si parla sempre più spesso di Ospedali a misura di bambino, di strutture, cioè, in grado di rendere meno brusco il trauma del ricovero e più piacevole la permanenza attraverso attività ludiche e d’animazione.

Ma è proprio vero che la risata aiuta a guarire più in fretta? Si, come risulta da esperienze e studi condotti in America negli anni ‘80. 

Così, nel rispetto dei diritti del bambino, in ospedale si rendono necessari spazi adeguatamente attrezzati con giochi e pupazzi, stanze colorate al posto di fredde corsie, clowns o animatori. Infatti, pagliacci, artisti e burattinai – secondo la ricerca -risultano essere di grande aiuto nella cura delle malattie dei bambini in quanto attenuano lo stress e riducono il bisogno di farmaci.

In Italia, la clownterapia o “terapia del sorriso” è stata introdotta in via sperimentale verso la metà degli anni ‘90, e fino ad ora ha dato degli ottimi risultati. 

Giacomino è andato in giro per Roma a verificare cosa si fa concretamente negli “ospedali amici dei bambini”. 

Al policlinico “Umberto I” il reparto pediatrico è immerso nei colori giallo eblu. Disegni, acquerelli e cartoni riempiono le pareti di oncologia pediatrica. La stanza giochi serve anche da aula scolastica. E’ un po’ strettina, ma zeppa di puzzle, libri di favole e giochi. Parliamo con la maestra Silvia e con una psicologa, e ci confermano come – anche dalla loro esperienza - il gioco risulta essere sempre la miglior terapia per aiutare i bambini a guarire.

Gioco ma anche continuità con la scuola: c’è, infatti, una sezione della scuola media “Don Morosini”, perchè – sottolinea l’insegnante di educazione artistica – è molto importante per i bambini costretti a lunghe degenze non perdere il contatto con la realtà scolastica.

Saliamo al “day hospital”, nel reparto di chirurgia pediatrica. Anche qui un bel mucchietto di giochi. E il sabato e la domenica l’ “Umberto I”, il “Gemelli” e il “S.Camillo” si popolano di clowns, maghi e burattinai. Sono circa 80 i volontari del service “Un dolce sorriso”(Via A.Serra, 83 tel.06-3338103), istituito su iniziativa del Lions Club Roma Tiberis nel ‘95.

I prestigiatori, i musicisti (in genere suonano la chitarra) e gli animatori sono scouts dell’Agesci-Lazio, universitari e volontari del Sovrano Militare Ordine di Malta. “Portare un sorriso ai bimbi ricoverati - dice il responsabile del service, Paolo Spigarelli - è il nostro scopo. Io e mia moglie Paola siamo sempre presenti, e da ottobre a maggio il nostro calendario prevede 135 animazioni. Forniamo i giochi e gli strumenti necessari agli animatori e diamo regalini ai bimbi. Teatrini, scatole magiche, birilli e puzzle giganti fanno parte della nostra attrezzatura ludica. Davanti al teatrino, i piccoli pazienti interagiscono e vengono coinvolti perché la cosa più importante è evitare che i bambini ricoverati in ospedale sviluppino forme di passività”.

Nell’ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma oltre alle sezioni di scuole elementari, media e da poco anche superiore, c’è un negozietto dove si può acquistare un pò di tutto, dai giocattoli ai rocchetti di filo. Molti reparti sono decorati con disegni e colori vivaci. Al “Bambino Gesù” i clowns con il nasone rosso intrattengono i bimbi nei reparti e in ludoteca. Qui ci sono balocchi, sedioline gialle e tavolini verdi.Flavia, con le sue pantofoline, pedala imperterrita sul triciclo e arriva al laboratorio. Tra collages e composizioni di legumi, foglie, pasta e conchiglie, si accinge a completare un cappellino in cartone da indossare a carnevale. 

Nella ludoteca dell’ospedale giocano i bambini del day hospital, i ricoverati e i fratellini e le sorelline che vanno a trovarli. Dalle vetrate si può osservare “il castello dei giochi”, un vero castello con dame, principi e cavalieri. E’ uno spazio all’aperto (non ancora attrezzato, però) che di sera, illuminato, fa proprio un bell’effetto. La dottoressa Carlevaris, psicologa e psicoterapeuta, è la responsabile della ludoteca. Ci parla di arteterapia, di come i bambini - attraverso il disegno – manifestano le loro ansie e di come - su quei disegni - intervengono gli esperti: prima di un intervento chirurgico, per esempio, proiettando cartoni animati e filmati per preparare il bimbo all’evento. Attenuare il brusco impatto dei più piccoli con un ambiente a prima vista un po’ ostile, ridurre i loro disagi e i loro malesseri e farli sentire più vicini a casa, è un compito difficile. I professionisti delle risate sono lì ad intrattenerli sotto la supervisione dello staff medico. Recitando buffe scenette nel loro camice bianco o fingendo, col gioco del dottore, punture di cioccolata, gli animatori riescono a rasserenare i bambini ospedalizzati e a far vincere loro le paure nei momenti più delicati della degenza. 

Quali sono gli ospedali romani “a misura di bambino”:

Policlinico “Umberto I”, Viale del policlinico,155.

Clinica pediatrica tel.06-492181

Reparto pediatrico di ematologia, Via Benevento,6. Tel.06-857951

Reparto di oncologia pediatrica, tel.06-49218495

Reparto di neuropsichiatria infantile, Via dei Sabelli Tel. 06-4454275

Indirizzo Internet: www.tuopoliclinico.roma.it

E-mail policlinico@tuopoliclinico.roma.it

Policlinico “Gemelli” Largo Agostino gemelli,8 

Clinica pediatrica Tel. 06-30154390 / 06-30154290

Indirizzo Internet: www.ntweb.rm.unicatt.it

Ospedale pediatrico “Bambino Gesù”

Piazza S. Onofrio,4 

Ludoteca Tel. 06-68592760

Indirizzo Internet: www.obg-ircs.rm.it

Ospedale S.Eugenio

Piazzale dell’umanesimo

Reparto pediatrico Tel. 06-51002309

Ospedale S.Camillo-Forlanini

Circ.ne Gianicolense, 87

Tel. 06/58704443

Indirizzo Internet: www.sancamillo.org

Ospedale San Pietro

Via Cassia,600

Reparto pediatrico Tel. 06-33582880

Fumo: giovani, e soprattutto donne, i soggetti più a rischio

Wednesday, 21/10/1998


‘Chi fuma non e’ un gallo, e’ un pollo’: con questo slogan la Lega nazionale per la lotta contro i tumori ha dedicato alle adolescenti - che fumano più dei coetanei maschi - la ‘Giornata mondiale senza tabacco’ che si è svolta il 31 maggio.

In Italia, ci sono 13 milioni di fumatori (un miliardo e 200 milioni in tutto il mondo). E – unico dato positivo – cresce il numero di quelli che decidono di smettere: il 19,3% nel ‘96, e il 21,4% nel ‘98.

Il tumore ai polmoni, però, non perdona. In Italia colpisce 118 abitanti ogni 100.000 persone con 32.000 casi nuovi ogni anno. Gli ultimi dati parlano di 90.000 morti all’anno, e il picco di incidenza e’ tra i 50 e i 70 anni.

Tra le iniziative della Lega un progetto di screening per consentire una diagnosi precoce del male e la proposta di modificare la legge sui distributori automatici di sigarette per renderli inaccessibili ai minori.

 
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