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Diritto
Giornata della Memoria dei Bambini dal 25 aprile alla prima domenica di maggio
Tuesday, 18/4/2006
La Giornata della Memoria dei Bambini vittime della violenza dello sfruttamento e dell’indifferenza si celebra dal 25 aprile alla prima domenica di maggio.
Gli Sportelli Meter di Ragusa, Gela, Piazza Armerina, Aci Castello, Messina, Canicattini Bagni, Modica, Pachino e Portopalo di C.P. sono già all’opera.
La Giornata della Memoria dei bambini - vittime della violenza, indifferenza e sfruttamento - viene celebrata presso la Parrocchia Madonna del Carmine di Avola dal 1995 (su richiesta di famiglie e dei gruppi di bambini). Nel 1995, a motivo di un tentato omicidio a danno di una bambina di 11 anni e dopo vari episodi di racconti di abusi e, successivamente il suicidio di un ragazzo di 14 anni, la comunità cristiana guidata da don Fortunato Di Noto, iniziò a riflettere sulla condizione dell’infanzia e della adolescenza, impegnandosi contro ogni forma di sfruttamento e di abuso all’infanzia, concentrando sforzi e risorse nel contrastare la pedofilia e la pedopornografia.
Nel 1996 e successivamente nel 1998, si aggiunsero tristi vicende accadute in Italia e all’estero (Belgio), anni che videro una “stagione di violenza e di sangue�?, l’apice della violenza su bambini, sottrattati al calore delle loro famiglie. Parallelamente la pedofilia, e il suo strutturatasi a livello criminale e con conseguenti pseudo-celebrazioni di ‘orgoglio pedofilo ’, impose un ulteriore slancio alla Giornata della Memoria dei bambini che negli ultimi anni ha assunto carattere nazionale, strutturata con due momenti celebrativi (il primo commemorativo: preghiere e riflessioni; il secondo momento: dedicato ai bambini e alle famiglie.)
Nel 2002, su sollecitazione istituzionale ed ecclesiale, la GMB è diventata un appuntamento e un forte richiamo in Italia e all’estero per la Chiesa, la società civile e le realtà politiche e culturali. Una Giornata che di anno in anno cresce, si sviluppo e coinvolge sempre più istituzioni, realtà ecclesiali, civili e politiche.
Il Presidente della Repubblica ha espresso apprezzamento e plauso all’Associazione Meter onlus per questa iniziativa, “occasione di riflessione su una delle problematiche più drammatiche del nostro tempo. Contrastare i gravissimi fenomeni di abuso, di violenza, di sfruttamento dei bambini, salvaguardare la loro integrità con il riconoscimento del diritto alla salute e all’istruzione deve essere una grande conquista di libertà e di civiltà. …difficile compito, ed occorre rafforzare questo impegno, per consolidare una cultura dei diritti e della solidarietà�?. (dal messaggio del Giornata 2004).
Non sono mai mancati messaggi di condivisione e apprezzamento dalle più alte cariche dello Stato, da esponenti politici, magistrati, come dai numerosi, cardinali e vescovi italiani da gruppi e associazioni laiche e confessionali, che hanno invitato, il 25 aprile, tutte le loro comunità ecclesiali a pregare e riflettere sulla condizione dell’infanzia, affinché non accada mai più.
Gli Sportelli Meter, presenti in diverse città italiane e i referenti all’estero, sono impegnati a promuovere la GMB.
La Giornata della Memoria dei Bambini - vittime della violenza, dello sfruttamento e della indifferenza è diventata il 4 maggio 2005 – art. 38 Legge Regionale Siciliana e dovrà celebrarsi “la prima domenica di maggio di ogni anno�?.
L’Associazione Meter onlus per tradizione inizierà il 25 aprile per concludere tutte le celebrazioni la prima domenica di maggio.
http://www.associazionemeter.it/
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Dei diritti e dei minori
Wednesday, 8/2/2006
Progetto ideato
dal Teatro del Buratto e da Coop Lombardia
in collaborazione con
Pandora
Scuole Elementari dell’Istituto Comprensivo “Tommaso Grassi�?
I Diritti dei Minori è il tema di un’iniziativa che coinvolge più di trecento bambini di due Scuole Elementari di Milano e che ha come esito finale l’allestimento di una mostra animata che verrà installata all’interno del Centro Commerciale COOP di P.le Lodi e che potrà essere fruita nel mese di aprile e maggio da tutti gli alunni delle scuole coinvolte, dai loro genitori e parenti, dalle altre scuole del quartiere e da tutti i clienti del Centro Commerciale.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Teatro del Buratto e Coop Lombardia che hanno alle spalle già altre iniziative condivise rivolte all’infanzia e ha uno spunto: l’apertura a Milano in Piazzale Lodi di un nuovo Centro Commerciale. Il Teatro del Buratto, attento conoscitore del mondo dei bambini, offre, nella realizzazione di questo progetto, un approccio creativo tramite lo specifico artistico di cui è portatore e la Coop rinnova il suo impegno in attività sociali legate alla scuola e al territorio. Da sempre, infatti, investe risorse economiche ed umane al fine di diffondere i valori e la pratica dell’impegno collettivo e della solidarietà.
“Sappiamo che il tema ha il sapore della riflessione tra adulti e per adulti – dicono Gianfranco Bella e Marco Muzzolon, i due registi del progetto per il Teatro del Buratto - ma in questo caso non è così:
si esprimono i bambini, stimolati dagli strumenti che sono in nostro possesso e che bene conosciamo, esprimono la loro creatività. Sono i mittenti e i destinatari di questa comunicazione e la mostra sarà il dono che essi stessi faranno al mondo degli adulti e anche agli altri bambini�?.
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Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia
Wednesday, 8/2/2006
Approvata dall’assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia con Legge del 27 maggio 1991 n. 176.
1. Il bambino (o bambina) è ogni essere umano fino a 18 anni
2. Gli Stati devono rispettare, nel loro territorio, i diritti di tutti i bambini: handicappati, ricchi e poveri, maschi e femmine, di diverse razze, di religione diversa, ecc.
3. Tutti coloro che comandano devono proteggere il bambino e assicurargli le cure necessarie per il suo benessere.
4. Ogni Stato deve attuare questa Convenzione con il massimo impegno per mezzo di leggi , finanziamenti ed altri interventi. In caso di necessità gli Stati più poveri dovranno essere aiutati da quelli più ricchi.
5. Gli Stati devono rispettare chi si occupa del bambino.
6. Il bambino ha diritto alla vita. Gli Stati devono aiutarlo a crescere.
7. Quando nasce, un bambino ha diritto ad avere un nome, ed essere registrato, ed avere l’affetto dei genitori.
8. Il bambino ha diritto al proprio nome, alla propria nazionalità e a rimanere sempre in relazione con la sua famiglia
9. Il bambino non può essere separato, contro la sua volontà, dai genitori. La legge può decidere diversamente quando il bambino viene maltrattato. Il bambino separato dai genitori deve mantenere i contatti con essi. Quando la separazione avviene per azioni di uno Stato (carcerazione dei genitori, deportazione ecc.) il bambino deve essere informato del luogo dove si trovano i suoi genitori.
10. Il bambino ha diritto ad andare in qualsiasi Stato per unirsi ai genitori. Se i genitori abitano in Stati diversi, il bambino ha diritto a mantenersi in contatto con loro.
11. Il bambino non può essere portato in un altro Stato illecitamente. Tutti gli Stati si devono mettere d’accordo per garantire questo diritto.
12. Il bambino deve poter esprimere la propria opinione su tutte le cose che lo riguardano. Quando si prendono decisioni che lo interessano, prima deve essere ascoltato.
13.Il bambino ha diritto di esprimersi liberamente con la parola, lo scritto, il disegno, la stampa ecc.
14. Gli Stati devono rispettare il diritto del bambino alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione.
15. Il bambino ha diritto alla libertà di associazione e di riunione pacifica.
16. Il bambino deve essere rispettato nella sua vita privata. Nessuno può entrare a casa sua, leggere la sua corrispondenza o parlare male di lui.
17. Il bambino ha diritto a conoscere tutte le informazioni utili sul suo benessere. Gli Stati devono: far fare libri, film ed altro materiale utile per il bambino; scambiare con gli altri Stati tutti i materiali interessanti adatti per i bambini; proteggere i bambini dai libri o da altro materiale dannoso per loro.
18. I genitori (o tutori legali) devono curare l’educazione e lo sviluppo del bambino. Lo Stato li deve aiutare rendendo più facile il loro compito.
19. Gli Stati devono proteggere il bambino da ogni forma di violenza.
20. Lo Stato deve assistere il bambino che non può stare con la sua famiglia affidandolo a qualcuno. Chi si occupa del bambino deve rispettare le sue abitudini.
21. Gli Stati devono permettere l’adozione nell’interesse del bambino. L’adozione deve essere autorizzata dalle autorità con il consenso dei parenti del bambino. Se l’adozione non può avvenire nello Stato del bambino, si può fare in un altro Stato. L’adozione non deve mai essere fatta per soldi.
22. Gli Stati devono cercare di unire alla sua famiglia il bambino separato e, se non ha famiglia, lo Stato lo deve proteggere come qualsiasi altro bambino.
23. Il bambino svantaggiato fisicamente e mentalmente deve vivere una vita completa e soddisfacente. Gli Stati devono scambiarsi tutte le informazioni utili per migliorare la vita dei bambini disabili e devono garantire l’assistenza gratutita se i genitori o i tutori sono poveri. Inoltre bisogna fornire al bambino occasioni di divertimento.
24. Il bambino deve poter vivere in salute anche con l’aiuto della medicina. Gli Stati devono garantire questo diritto con diverse iniziative : fare in modo che muoiano meno bambini nel primo anno di vita; garantire a tutti i bambini l’assistenza medica; combattere le malattie e la malnutrizione fornendo cibi nutritivi ed acqua potabile; assistere le madri prima e dopo il parto; informare tutti i cittadini sull’importanza dell’allattamento al seno e sull’igiene; aiutare i genitori a prevenire le malattie e a limitare le nascite.
25. Il bambino che è stato curato deve essere controllato periodicamente.
26. Ogni bambino deve essere assistito in caso di necessità, di malattia o necessità economica, tenendo conto delle possibilità dei genitori o dei tutori.
27. Ogni bambino ha diritto a vivere bene. Gli Stati devono aiutare la famiglia a nutrirlo, a vestirlo, ad avere una casa, anche quando il padre si trova in un altro Stato.
28. Il bambino ha diritto all’istruzione. Per garantire questo diritto gli Stati devono: fare le scuole elementari obbligatorie per tutti; fare in modo che tutti possano frequentare le scuole medie; aiutare chi ha capacità a frequentare le scuole superiori; informare i bambini sulle varie scuole che esistono. Gli Stati devono controllare anche che nella scuola siano rispettati i diritti dei bambini.
29. L’educazione del bambino deve: sviluppare tutte le sue capacità rispettare i diritti umani e le libertà; rispettare i genitori, la lingua e la cultura del Paese in cui egli vive; preparare il bambino ad andare d’accordo con tutti; rispettare l’ambiente naturale.
30. Il bambino che ha una lingua o una religione diversa ha diritto di unirsi con gli altri del suo gruppo per partecipare ai riti e parlare la propria lingua.
31. Il bambino ha il diritto di giocare, di riposarsi e di svagare. Gli Stati devono garantire a tutti questo diritto.
32. Il bambino non deve essere costretto a fare dei lavori pesanti o rischiosi per la salute. Gli Stati devono approvare delle leggi che stabiliscano a quale età si può lavorare, con quali orari e in quali condizioni. Devono punire chi non le rispetta.
33. Gli Stati devono proteggere il bambino contro le droghe ed evitare che sia impiegato nel commercio della droga.
34. Gli Stati devono proteggere il bambino dallo sfruttamento sessuale.
35. Gli Stati devono mettersi d’accordo per evitare il rapimento, la vendetta o il traffico dei bambini.
36. Gli Stati devono proteggere il bambino da ogni forma di sfruttamento.
37. Nessun bambino deve essere sottoposto a tortura o punizioni crudeli. Se un bambino deve andare in prigione, deve essere per un motivo molto grave e per un breve periodo. In carcere deve essere rispettato, deve mantenere i contatti con la famiglia e deve essere tenuto separato da carcerati adulti.
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