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Diritto
Giornata mondiale dei diritti dei bambini: l’Unicef lancia l’allarme Italia
Saturday, 20/11/2010
Nel giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale dei diritti del bambini, Vincenzo Spadafora, presidente di Unicef Italia lancia l’allarme: nel nostro Paese c’è un’emergenza rappresentata dalla scarsa attenzione posta dal governo ai problemi dell’infanzia, che si traduce in una carenza di fondi da destinare ad iniziative che riguardano i bambini. “C’é un’emergenza italiana da risolvere, è sotto gli occhi di tutti che la situazione sta peggiorando per quanto riguarda il livello di povertà vero e proprio. E bisogna dare risposte.Non possiamo ritornare al dopoguerra quando l’Unicef anche in Italia aiutava i bambini. Spetta al Governo introdurre interventi concreti”.
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I figli son tutti uguali
Wednesday, 3/11/2010
Non più “figli legittimi” e “figli naturali” ma “Figli nati nel matrimonio” e “Figli nati fuori dal matrimonio” per i quali ci sarà un unico stato giuridico (uguali diritti in materia di successione e di parentela). Nuovo concetto di “potestà dei genitori” che diventa un più generale concetto delle relazioni che intercorrono tra genitori e figli. Sono queste le più importanti novità introdotte dal disegno di legge delega in materia di filiazione approvato dal Consiglio dei ministri del 29 ottobre che, ora, passa al Parlamento. Ad annunciarlo Carlo Giovanardi, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle Politiche della Famiglia, della Droga, e del Servizio Civile Nazionale e Presidente della Commissione per le Adozioni internazionali
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CHE CI FACCIO IO QUI? I BAMBINI NELLE CARCERI ITALIANE
Thursday, 9/9/2010
Denunciare la condizione dei bambini costretti alla reclusione in spazi inappropriati, questo l’obiettivo principale della mostra-reportage Che ci faccio io qui? I bambini nelle carceri italiane, ospitata presso la Sala Santa Rita del Comune di Roma in via Montanara 8 (Piazza Campitelli) dal 9 al 29 settembre 2010.
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DERBY DEL CUORE - Roma 9 giugno 2010 per “31 e 34 : i numeri dei campioni di Yeoville e Hillbrow”
Saturday, 5/6/2010
Nei sobborghi di Johannesburg con ECPAT per aiutare i bambini attraverso lo sport.
Il 9 giugno, alle 20,30, allo Stadio della Cecchignola (Roma - Zona Laurentina) si terrà il DERBY DEL CUORE. Si sfideranno la nazionale ATTORI, Asd Esercito Calcio, rappresentativa del asd FONTE LAURENTINA. Una partita per i bambini del Sudafrica vittime dello sfruttamento sessuale, della povertà, dell’Aids. (more…)
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Una Task force interministeriale in materia di sottrazioni internazionali di minori
Wednesday, 27/5/2009
Ragazzi minorenni contesi tra i genitori, spesso di nazionalità differenti, e trasferiti in un Paese straniero senza il consenso reciproco di padre e madre. Con questa formula si individua la sottrazione internazionale dei minori, che registra una crescita esponenziale dei casi, sia in Italia che in Europa.
Per contrastare il fenomeno è nata la “Task force interministeriale in materia di sottrazioni internazionali di minori”, un organismo tecnico che può agire in modo efficace con il coinvolgimento di tre ministeri: Esteri, Interno e Giustizia.
La Task force è stata presentata agli ambasciatori accreditati in Italia lo scorso 20 maggio, alla Farnesina, dal ministro Frattini, insieme ai ministri Maroni e Alfano, vale a dire dai titolari delle amministrazioni che, tramite tale struttura, saranno messe in rete per dare organicità al “sistema Italia” a tutela dei ragazzi.
“L’attività della task force - ha dichiarato il ministro Frattini nel suo intervento di presentazione della struttura - favorirà una pronta ed unitaria reazione da parte delle competenti Istituzioni, ciascuna per gli aspetti di propria competenza, fin dalla prima segnalazione di un caso di sottrazione, e potrà concorrere ad una sua tempestiva soluzione, rendendo certamente più efficaci gli attuali meccanismi di coordinamento e più rapide le misure di intervento”.
Secondo i dati forniti dalla Farnesina, i casi trattati sono passati dagli 89 del 1998 ai 258 di oggi, mentre il ministero della Giustizia ha all’attivo, dal 2000 ad oggi, 1.388 procedimenti di rimpatrio. Il dato che emerge, inoltre, è che l’Europa risulta essere il continente che nel 2008 ha avuto il primato di minori contesi, con il 60% dei casi registrati in tutto il mondo.
L’impegno delle istituzioni a tutela dei minori trova in tale formula interministeriale la possibilità di rendere più efficaci le azioni dei singoli ministeri. Azioni delle quali hanno fatto qualche esempio i ministri Maroni, Alfano e il ministro per le Pari Opportunità, Carfagna, presente, insieme ad Alessandra Mussolini - che presiede la Commissione bicamerale per l’infanzia - alla presentazione della Task force.
L’azione a tutela dei minori - ha infine ricordato il Frattini - trova in Europa la sponda degli impegni che i Ministri italiani mettono in atto nei rispettivi ambiti di gestione.
Fonte: Ministeri Esteri, Interno, Giustizia
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Un poster per esprimere il diritto dei minori alla protezione
Sunday, 21/9/2008
“Garantire e promuovere i diritti dei bambini, in particolare il diritto alla protezione di cui beneficiano tutti i bambini e gli adolescenti residenti o cittadini dell’UE, sono obiettivi condivisi dall’Unione europea e dagli Stati membri.
Poter dire: “LA PROTEZIONE E’ UN MIO DIRITTO!”? e riuscire ad essere ascoltati non rappresenta soltanto una sfida quotidiana per i giovani, ma anche l’affermazione di un valore europeo fondamentale, sancito dall’Articolo 24 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Ecco perché il 31 luglio 2008, nell’ambito del concorso 2008 della Direzione generale Giustizia, libertà e sicurezza della Commissione europea, intitolato “Il diritto dei bambini di essere protetti”?, propongo ai giovani di lavorare in squadra per esaminare il tema della loro protezione nell’Unione europea, affinché siano più consapevoli di tale diritto e quindi meglio preparati per farlo valere.
Più nel dettaglio, i giovani di età compresa tra 10 e 14 anni e 15 e 18 anni sono invitati a creare un manifesto sul tema del diritto dei bambini alla protezione nell’UE. Dopo una selezione iniziale a livello nazionale e una cerimonia di premiazione che si terrà in ogni Stato membro il 20 novembre, “Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia”?, inviterò le tre squadre vincitrici di ogni fascia di età a venire a Bruxelles dal 7 al 9 dicembre, dove potranno incontrarmi alla cerimonia di premiazione europea da me presieduta, nonché visitare le istituzioni europee e la città di Bruxelles.
Buona fortuna a tutti e a presto!”?
Jacques Barrot
Vicepresidente della Commissione europea
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Partecipate al concorso riservato ai giovani europei per la creazione di un poster, organizzato dalla Commissione europea – Direzione generale Giustizia, libertà e sicurezza.
Esprimete il vostro parere sul diritto dei minori alla protezione!
- Cosa significa per voi il diritto alla protezione?
- In quali situazioni i giovani dovrebbero essere protetti?
- In che modo possiamo collaborare per garantire che noi e altri giovani siano protetti, ad es. fratelli o amici?
Create un team di 4 persone (in gruppi di età compresa tra 10 e 14 o 15 e 18 anni), accompagnati da un adulto in qualità di supervisore.
Presentate le vostre idee con un poster in formato A2 (42×59 cm)
Siete assolutamente liberi di decidere come farlo!
Vi occorre un’ispirazione?
Risolvete i quiz e date un’occhiata alla Carta dei diritti fondamentali.
Consegnate il poster entro il 31 ottobre 2008.
http://www.europayouth.eu/index_it.htm
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In Somalia la situazione della popolazione è catastrofica
Friday, 27/6/2008
Da un anno i tassi di malnutrizione hanno superato la soglia di emergenza, ma gli aiuti continuano a diminuire
La popolazione somala sta affrontando una gravissima crisi umanitaria senza che vi sia un’adeguata risposta ai loro bisogni critici. Nel solo mese di maggio, le equipe di Medici Senza Frontiere (MSF) che lavorano a Mogadiscio nei sobborghi di Hawa Abdi e Afgoye hanno curato oltre 2500 bambini colpiti da malnutrizione acuta, e il numero dei bambini ricoverati nei programmi nutrizionali di MSF è raddoppiato in aprile e poi ancora in maggio. Da un anno i tassi di malnutrizione hanno superato la soglia d’emergenza. Il numero di nuovi casi sta aumentando drasticamente, mentre l’assistenza esterna continua a diminuire sia in quantità che in qualità a causa dell’elevato livello di insicurezza e dell’aumento degli attacchi agli operatori umanitari. I somali che tentano di fuggire dalla violenza hanno poche opzioni di fuga, poiché i principali punti di passaggio alla frontiera verso il Kenya e l’Etiopia sono chiusi.
“La Somalia non è più sull’orlo della catastrofe. La catastrofe sta accadendo in questo momento?, afferma Bruno Jochum, responsabile delle operazioni di MSF. “Solamente la settimana scorsa, abbiamo ammesso oltre 500 bambini gravemente malnutriti nel nostro programma nutrizionale. Di questi, uno su sei ha dovuto essere ricoverato a causa di complicazioni mediche. Se questa tendenza dovesse continuare, la malnutrizione potrebbe colpire una popolazione ancora più vasta, come i bambini sopra i cinque anni e gli adulti vulnerabili. La situazione è tragica, e non siamo in grado di fornire gli aiuti necessari per prevenire un ulteriore peggioramento della situazione?.
Tra Mogadiscio e Afgoye, oltre 250mila persone vivono in condizioni di sovraffollamento estremo e il loro numero continua ad aumentare stabilmente a causa della fuga dalla violenza che colpisce la capitale. Ogni persona ha a disposizione meno di 10 litri di acqua potabile al giorno, e la maggior parte delle famiglie vivono in ripari improvvisati che forniscono poca o nessuna protezione. I prezzi degli alimenti di base come il riso e il grano sono triplicati dall’inizio dell’anno e molti sfollati sopravvivono unicamente grazie all’assistenza esterna.
La violenza quotidiana continua a Mogadiscio e nelle zone circostanti, colpendo pesantemente la popolazione civile. Il reparto di chirurgia di MSF a Dayniile, alla periferia di Mogadiscio, ha curato oltre 2100 persone con ferite provocate da traumi dall’inizio dell’anno. La metà di loro sono donne e bambini sotto i 14 anni. Il 56% dei nostri pazienti sono curati per ferite legate alla violenza, come colpi di arma da fuoco o bombe.
L’estrema insicurezza previene qualunque evoluzione significativa nel livello e nella qualità dell’assistenza. Gli operatori umanitari sono regolarmente presi di mira e nessun’organizzazione, inclusa MSF, riesce a lavorare in maniera regolare coi propri operatori umanitari internazionali.
“Due anni dopo che alcuni membri della comunità internazionale sono intervenuti politicamente e militarmente nel nome del ristabilimento della pace e della lotta al terrorismo, la situazione per la popolazione somala è semplicemente catastrofica?, dichiara Kostas Moschochoritis, direttore generale di MSF Italia. “Il conflitto è aumentato, la violenza nei confronti della popolazione civile da parte di tutte le parti in conflitto non fa che contribuire all’attuale disastro umanitario. MSF chiede che sia garantita l’indipendenza dell’azione umanitaria rispetto all’agenda politica e all’azione di peacekeeping, e lancia un appello a tutti i belligeranti affinché garantiscano un accesso sicuro e non ostacolato agli operatori umanitari?.
MSF lavora ininterrottamente in Somalia da più di 17 anni ed è attualmente il più importante fornitore di cure mediche nel centro e nel sud del paese. Nel corso del 2007, le equipe mediche hanno eseguito più di 2500 interventi chirurgici, 520mila consultazioni ambulatoriali e circa 23mila ricoveri. In questo momento, l’insicurezza impedisce a MSF di avere una presenza permanente dei suoi operatori internazionali sul terreno. Nonostante la dedizione degli operatori somali di MSF che continuano a gestire programmi e a fornire cure mediche salvavita nelle regioni di Bakool, Banadir, Bay, Galgaduud, Hiraan, Lower and Middle Juba, Mudug, e Lower and Middle Shabell, tutto ciò è molto meno di quanto sarebbe oggi necessario nel paese.
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A Viterbo la prima sede del Garante per l’Infanzia
Thursday, 12/6/2008
Il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione ha aperto la sua prima sede decentrata a Viterbo: prima di una serie di sedi provinciali che verranno attivate in tutto il Lazio. Per l’occasione dell’apertura, si è svolto a Viterbo un convegno dal titolo ‘Farsi carico e prendersi cura dell’infanzia e dell’adolescenza’, organizzato dal Garante dell’Infanzia, in collaborazione con il Comune di Viterbo e il Comitato provinciale dell’Unicef. Ad aprire i lavori, una relazione del vescovo della diocesi di Viterbo, Mons. Lorenzo Chiarinelli. Il convegno è stato preceduto da un incontro del Garante con tutti gli attori dei servizi sociali della provincia e dei comuni del territorio e del privato sociale.
La figura del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza era stata istituita nel 2002 con legge regionale, ma è stata la Giunta Marrazzo a nominare, il 22 giugno 2007, Francesco Alvaro primo Garante del Lazio. Compito del Garante è di intervenire nei procedimenti amministrativi e raccomandare l’adozione di specifici provvedimenti qualora vi siano condotte omissive da parte delle competenti amministrazioni. Inoltre, il Garante provvede a denunciare alle autorità competenti e a riferire alla Regione, gravi situazioni di rischio o danno per minori.
Nel corso del convegno, Francesco Alvaro ha presentato una ‘lettera aperta’ che sarà inviata alle autorità e alle comunità locali della provincia di Viterbo. Scopo dell’iniziativa, la presentazione del Garante stesso e una richiesta di collaborazione per ‘fare squadra’ attorno al problema della tutela dei diritti dei minori. Un riconoscimento è stato consegnato a Giuseppe Foti, preside in pensione, che ha creato a Viterbo la locale sezione dell’Unicef e che ha speso tutta la sua vita per il bene dei ragazzi.
Il prossimo importante appuntamento del Garante è per il 19 giugno a Roma. Per quella data è stato infatti organizzato un convegno sui modelli di accoglienza dei minori stranieri. All’incontro prenderanno parte rappresentanti di Paesi europei e l’assessore alle Politiche sociali della regione Lazio, Anna Salome Coppotelli.
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GIORNATA MONDIALE CONTRO IL LAVORO MINORILE
Thursday, 12/6/2008
IN ITALIA MIGLIAIA DI BAMBINI SONO SCHIAVI : L’ACCATTONAGGIO MINORILE E’ VIOLENZA SOCIALMENTE ACCETTATA.TELEFONO ARCOBALENO INVITA OGNI CITTADINO A DENUNCIARE I CASI DI SFRUTTAMENTO MINORILE AL NUMERO VERDE 800 025777
Telefono Arcobaleno, Associazione da dodici anni in prima linea contro ogni abuso sull’infanzia e contro la pedofilia on line, oggi, in occasione della « Giornata mondiale contro il lavoro minorile », denuncia la gravissima condizione di migliaia di bambini, per lo più stranieri, che vengono sfruttati agli angoli delle strade italiane e costretti a mendicare ogni giorno in una condizione di vera e propria schiavitù.
Telefono Arcobaleno, oggi rinnova il suo impegno contro ogni forma di abuso sull’infanzia offrendo il proprio supporto per l’emersione dei casi sommersi e invita le più sensibili componenti sociali ad assumere provvedimenti e attivare interventi concreti ed efficaci, per debellare lo sfruttamento dei minori nell’accattonaggio.
“L’accattonaggio di bambini, anche molto piccoli, sembra essere una forma di violenza socialmente accettata che spesso non è riconosciuta come vero e proprio abuso sull’infanzia?. Afferma Giovanni Arena, Presidente di Telefono Arcobaleno, “Dal 1996 lavoriamo con gli adulti per aiutarli a individuare il disagio e la sofferenza, spesso silenziosa, dei più piccoli e, anche in questo caso, il nostro compito è di sensibilizzare la collettività a riconoscere le necessità di tutti i bambini?.
Tutti coloro che non vogliano rendersi, col silenzio o con la propria omissione, complici di tale e tanta criminalità, possono contattare la Linea Nazionale Contro L’abuso sull’Infanzia di Telefono Arcobaleno, con una chiamata gratuita al numero verde 800 025777.
Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno, lancia un appello: «A fronte della gravità del fenomeno occorre un forte senso di responsabilizzazione anche da parte di ogni singolo cittadino, oltre che degli operatori pubblici più specificamente interessati a motivo del loro ufficio.?
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Il Numero Verde per i diritti di ogni bambino, si rivolge agli adulti
Tuesday, 20/11/2007
Oggi, in occasione della Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia, La Linea Nazionale Contro L’abuso di Telefono Arcobaleno chiama gli adulti.
Telefono Arcobaleno è l’Associazione che da 11 anni combatte in prima linea contro ogni forma di abuso sull’infanzia.
Sin dal 1996, lo strumento d’eccellenza è stato quello della Linea Nazionale contro l’abuso, una linea gratuita alla quale è possibile accedere da qualunque città d’Italia componendo il
Numero Verde 800 025777.
“Nel corso della nostra lunga esperienza?- afferma la dr.ssa Silvia Reitano, psicoterapeuta, responsabile della Linea Nazionale contro l’abuso - “abbiamo avuto modo di riscontrare che, a fronte di un’altissima percentuale di adulti che ogni giorno si fa portavoce della sofferenza dei bambini, la percentuale di minori in difficoltà che si rivolge direttamente al Numero Verde è minima: l’1,5% delle telefonate del 2005 e il 6% del 2006.
In particolare, i dati relativi alle telefonate pervenute nel 2005 e nel 2006 ci mostrano un’alta percentuale di genitori (circa il 30%), di vicini di casa (17%) e di parenti (13%) che chiama il nostro servizio per segnalare abusi ai danni di un minore.
Il bambino che è vittima di un abuso vive un trauma che, raramente, gli permette di chiedere aiuto in prima persona.
E’ difficile, specialmente se la vittima è molto piccola, che abbia una chiara consapevolezza di ciò che gli sta accadendo e la maturità necessaria per rivolgersi ad una help line.
Specialmente nei casi in cui l’abuso avviene all’interno della famiglia, che dai nostri dati risulta essere la situazione più frequente, è possibile che il bambino non abbia gli strumenti necessari per comprendere l’ accaduto e per affrontare da solo il complesso insieme di vissuti emotivi che l’abuso porta con sé.
“Per questo motivo?, sottolinea la dottoressa Reitano “Telefono Arcobaleno si rivolge, in questa giornata così importante, agli adulti perché intervengano in difesa dei minori: perché chi ha gli strumenti per portare avanti i bisogni fondamentali di un bambino, possa decidere di esserne il portavoce, chiedendo la collaborazione di un servizio come Telefono Arcobaleno che, da undici anni, fa della tutela dell’infanzia lo scopo principale della propria attività.?
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