Scuola

Concorso letterario nazionale ‘PAROLE IN EVOLUZIONE’

Friday, 13/2/2009

 

Indetto dalla Fondazione Bioparco, si rivolge ai giovani aspiranti divulgatori scientifici  

 

In occasione delle celebrazioni del bicentenario della nascita di Charles Darwin, la Fondazione Bioparco di Roma indice il concorso nazionale“Parole in evoluzione”, rivolto a giovani scrittori di età compresa tra i 18 e i 30 anni. L’obiettivo del concorso è di affrontare i temi dell’evoluzionismo e del darwinismo al di fuori dell’ambito prettamente specialistico e incoraggiare i giovani talenti, futuri divulgatori scientifici.

Il concorso si realizza con il contributo del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, con il patrocinio dell’ANISN (Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali), di Pikaia il portale dell’evoluzione, della SIBE (Società Italiana Biologi Evoluzionisti), e in collaborazione con Codice Edizione, Srioni Editore e Zanichelli.

I partecipanti al concorso possono scegliere tra quattro diverse categorie di elaborati: capitolo di saggio divulgativo; racconto di finzione; articolo di attualità, riferita al periodo tra il 12 febbraio e il 12 luglio 2009; recensione di un libro di divulgazione scientifica pubblicato in Italia dopo il 31 dicembre 2005.

Per tutte le categorie il tema è l’evoluzione biologica.

Gli elaborati saranno valutati da una commissione in cui spiccano i nomi di Telmo Pievani, filosofo della scienza e saggista (Università di Milano Bicocca) e Guido Barbujani, genetista e narratore (Università di Ferrara).

Per ogni categoria ci sarà un vincitore; il premio consiste nella pubblicazione degli elaborati vincitori in un volume edito dal Bioparco dal titolo Parole in evoluzione. Consigli di scrittura per giovani autori, che sarà un sorta di manuale di divulgazione, con contributi ed interviste ad esperti del settore. Inoltre, i vincitori riceveranno  un cofanetto di libri messi in palio dagli editori sponsor del concorso: Codice Edizione, Srioni Editore e Zanichelli.

 

Il termine ultimo per la presentazione dei lavori è il 12 luglio 2009. Gli elaborati dovranno essere inviati via e-mail all’indirizzo: concorsobioparco@formicablu.it (per scaricare il bando a partire, dal 12 febbraio: www.bioparco.it).

 

Un concorso nazionale per scrittori, pronti a cimentarsi nei modi più diversi sulle idee evoluzionistiche – afferma Telmo Pievani - è un modo originale e coerente per arricchire il bicentenario darwiniano.

Quando Charles Darwin, esattamente un secolo e mezzo fa, presentò per la prima volta al pubblico le sue idee, lo fece non attraverso la compilazione di un articolo specialistico e tecnico (quello era già uscito, con la firma congiunta di Alfred Russel Wallace, nell’estate dell’anno prima, suscitando ben poche reazioni) spiega Pievani, che aggiunge: Darwin scrisse un’opera di ampia diffusione, dallo stile scorrevole, argomentativo e persuasivo, piena di esempi e di divagazioni esplicative, di prudenti ma suggestive riflessioni teoriche e di esperienze concrete. Un’opera dove la citazione di un grande teorico si alterna a quella di un allevatore di campagna. Lo stile letterario, come hanno notato molti storici e anche alcuni scrittori, non fu affatto estraneo al suo successo e alla propagazione del saggio. Fu una rivoluzione scientifica, ma anche culturale e stilistica.

Darwin  - continua Pievani - voleva convincere fin da subito un pubblico ben più ampio della cerchia dei suoi colleghi inglesi. Era insomma l’inizio di una campagna culturale, oltre che di un dibattito scientifico. Ancora oggi sappiamo che le idee darwiniane suscitano vivaci e interessanti discussioni, non per la loro valenza scientifica, inoppugnabilmente verificata e opportunamente aggiornata, ma per la sfida filosofica che contengono. Dunque il modo con cui raccontiamo l’evoluzione delle specie, la nostra compresa, continua a essere pertinente per una corretta comprensione di quella rivoluzione.

Edilizia scolastica: qualcosa si muove

Tuesday, 3/2/2009

E’ stata raggiunta con le regioni, le province e i comuni una importante intesa sull’edilizia scolastica.

Mai più scuole insicure: fin da giugno, attraverso una serie di azioni e provvedimenti di legge, il governo ha individuato in questo tema una priorità assoluta. “Con l’intesa raggiunta ci sono tutte le condizioni per acquisire i dati necessari e verificare il grado di sicurezza del patrimonio edilizio delle nostre scuole” ha affermato il ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, nel corso della conferenza stampa che si è svolta a Palazzo Chigi il 29 gennaio scorso dopo l’accordo sottoscritto in sede di conferenza unificata il 28 gennaio 2009.

Per la prima volta - nel nostro Paese - si riesce a superare la frammentazione delle competenze, a creare un tavolo di lavoro che si da dei tempi certi e degli obiettivi precisi, ha aggiunto il ministro Gelmini che ha fornito alcuni dati: la messa in sicurezza del patrimonio edilizio riguarda 9 milioni di persone (tra alunni, docenti e personale amministrativo) e 45 mila scuole.

Il Ministero dell’istruzione ha promosso un grosso sforzo organizzativo al fine di prevenire eventuali situazioni di rischio presenti nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Per questo ha convocato ripetutamente i tavoli di confronto con gli enti locali e ha chiesto alle Regioni un impegno vincolante per stilare l’anagrafe strutturale e non strutturale delle scuole italiane. Per la prima volta si supera la frammentazione delle competenze sull’edilizia scolastica per favorire un piano organico di intervento e per la prima volta nella storia della Repubblica si ha finalmente (già oggi) una anagrafe strutturale degli edifici.

www.governo.it

Pagelle on line. Parliamone!

Monday, 2/2/2009

Gli studenti non lo vogliono. I ministri Gelmini e Brunetta lo sostengono. Il progetto di mettere on line le pagelle e di segnalare le assenze con un SMS fa discutere. Le scuole che hanno già adottato il sistema (Reggio è in prima fila da 3 anni) ne sono entusiate.

 

Le proposte del governo prevedono per le scuole una connessione ad Internet con la previsione di collegare il 40% delle scuole principali entro dicembre 2008 e il rimanente 60% entro dicembre 2009; Contenuti digitali per la didattica per l’adozione di metodologie didattiche innovative basate sulle ICT; Servizi scuola-famiglia via Web per semplificare le relazioni scuola-famiglia tra i quali il registro elettronico,  l’uso degli SMS per comunicare le assenze, la pagella online;  l’Anagrafe scolastica nazionale per diffondere e sviluppare strumenti efficaci di cooperazione con le anagrafi territoriali; l’Università Digitale con l’obiettivo di realizzare la copertura Wi-Fi del 60% delle università entro dicembre 2009. 

E i genitori cosa ne pensano?

Frutta nelle scuole

Saturday, 6/12/2008

La Commissione europea ha accolto con soddisfazione l’accordo politico raggiunto  in sede di Consiglio “Agricoltura” sulla sua proposta relativa a un programma su scala europea per la distribuzione di frutta e verdura agli alunni delle scuole. Fondi europei per 90 milioni di euro all’anno consentiranno l’acquisto e la distribuzione di frutta e verdura fresche nelle scuole e saranno integrati da fondi nazionali e privati negli Stati membri che hanno scelto di fruire del programma. Il programma “Frutta nelle scuole” mira ad incoraggiare nei giovani l’acquisizione di buone abitudini alimentari, che, secondo gli studi, vengono in seguito generalmente mantenute. Oltre alla distribuzione di frutta e verdura al gruppo destinatario di alunni delle scuole, il programma prevede l’elaborazione di strategie da parte degli Stati membri partecipanti, comprendenti iniziative educative e di sensibilizzazione e la condivisione delle migliori pratiche. Si stima che 22 milioni di bambini nell’Unione europea siano sovrappeso. Di questi, oltre 5 milioni sono obesi e questa cifra è destinata ad aumentare di 400 000 ogni anno. Un’alimentazione migliore può svolgere un ruolo importante per contrastare questo problema. Il programma prenderà avvio all’inizio dell’anno scolastico 2009/2010.

“Sono lieta che il Consiglio abbia dato il suo sostegno al nostro programma in tempi così brevi” ha dichiarato Mariann Fischer Boel, commissaria all’agricoltura e allo sviluppo rurale. “È fondamentale dare ai bambini buone abitudini alimentari nell’infanzia perché le manterranno negli anni successivi. Sono troppi i bambini che non mangiano abbastanza frutta e verdura e spesso non sanno quanto siano buone. Basta percorrere le strade principali delle nostre città per rendersi conto dell’entità del problema rappresentato dai bambini sovrappeso. Ora possiamo fare qualcosa per rimediarvi!”

Gli esperti sono d’accordo sul fatto che un’alimentazione sana può svolgere un ruolo fondamentale nel ridurre i tassi di obesità e, quindi, il rischio di soffrire di gravi problemi di salute – come le malattie cardiovascolari e il diabete di tipo 2 – negli anni successivi. A questo fine è essenziale consumare quantità sufficienti di frutta e verdura. L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda un consumo netto giornaliero minimo di 400 grammi di frutta e verdura a testa. La maggioranza degli europei non raggiunge questo obiettivo e il consumo è in calo soprattutto fra i giovani.

Gli studi mostrano che le buone abitudini alimentari si acquisiscono nell’infanzia. Chi mangia molta frutta e verdura da piccolo resta un buon consumatore di questi alimenti, mentre chi ne mangia poca generalmente non modifica le proprie abitudini e le trasmette ai figli. Dalle ricerche è emerso inoltre che le famiglie a basso reddito tendono a consumare meno frutta e verdura. La distribuzione gratuita di questi prodotti sani nelle scuole può quindi rappresentare un elemento decisivo, soprattutto nelle zone svantaggiate.


L’analisi delle politiche nazionali esistenti effettuata dalla Commissione e le consultazioni con gli esperti hanno dimostrato che i benefici del programma per portare la frutta nelle scuole possono essere accresciuti se la distribuzione di frutta è accompagnata da misure di sensibilizzazione e da azioni pedagogiche finalizzate a insegnare ai bambini l’importanza delle buone abitudini alimentari. Sarà inoltre incoraggiata la condivisione in rete delle conoscenze fra diverse autorità nazionali che attuano con successo programmi di promozione del consumo di frutta nelle scuole. Questi programmi esistono già, in forme diverse, in alcuni paesi dell’UE. Ma si può fare molto di più e questo progetto dell’Unione europea offre la base ideale per avviare altri programmi.

La Commissione mette a disposizione 90 milioni di euro all’anno per la distribuzione di frutta e verdura nelle scuole. I governi avrebbero la scelta se partecipare o no. I programmi sarebbero cofinanziati al 50% (al 75% nelle cosiddette “regioni di convergenza”, in cui il PNL per abitante è più basso, e nelle regioni ultraperiferiche). Gli Stati membri che lo desiderano possono richiedere un contributo obbligatorio dei genitori. Questi fondi non potrebbero essere utilizzati per sostituire finanziamenti nazionali esistenti, ma incoraggerebbero attività supplementari, correlate ai programmi esistenti o completamente nuove. E naturalmente gli Stati membri, volendo, potrebbero aggiungere fondi supplementari.

Le autorità nazionali dovrebbero elaborare una strategia in collaborazione con le autorità sanitarie e le autorità didattiche, coinvolgendo anche l’industria e i gruppi di interesse; tale strategia sarebbe ovviamente adattata alle preferenze nazionali.

La Geografia in festa alla Biennalina

Thursday, 13/11/2008

Torna a Firenze la Geografia con il punto esclamativo. Torna la Festa della Geografia! l’appuntamento con il sapere geografico che esce dai luoghi canonici della diffusione culturale per offrire nuovi spazi di circolazione alle riflessioni e ai modi di esprimere Territorio e Ambiente. Organizzata dalla Regione Toscana, la quarta edizione 2008 della Festa è inserita nella cornice di Dire&Fare, la rassegna dell’innovazione nella Pubblica Amministrazione, quattro giornate che dal 12 al 15 novembre animeranno gli spazi della Fortezza da Basso.

Quest’anno la manifestazione è dedicata al Pianeta Terra: nel  2008 si celebrano infatti a livello mondiale i grandi temi della geologia, delle scienze della Terra, delle sue applicazioni per la società.  Ma si parlerà anche di Paesaggio attraverso la voce di esperti internazionali e i lavori dei ragazzi delle scuole toscane.
Cuore della Festa della Geografia! è come sempre l’Expo Geo&Geo suddiviso in tante aree tematiche: un grande network di veri specialisti in materia (geologi e astronomi, informatici, geografi; progettisti, editori, topografi e disegnatori, artigiani e viaggiatori…) impegnati in laboratori dimostrativi e didattici, esplorazioni cartografiche, presentazioni tecnologiche. Non mancheranno giochi intelligenti, installazioni audio-video, concorsi per le scuole, mostre a tema, esposizione di minerali e fossili, geo-internet point, editoria e oggettistica selezionata.

Speciali come sempre le attrazioni per i ragazzi, pubblico affezionato della Festa: la Sala delle Iene, il Dinosauro robot, numerosi Atelier proposti nell’area Scuole in Piazza. Nello spazio esterno proposte di attività all’aria aperta: la Caccia al Tesoro con GPS, il Laboratorio delle Misure, il grande gioco dell’Orienteering, e uno speciale raduno tuttinbici, partenza collettiva per una passeggiata sicura nella città ciclabile. Grande attesa per la proclamazione dei vincitori dei Concorsi GeoFesta (scadenza 30 ottobre):  “Luoghi come Paesaggi”, rivolto alla scuola primaria e secondaria di I grado; “Geoscienze”, per i ragazzi della scuola secondaria di II grado. Interessanti i premi, in denaro e in attrezzature collettive.

Nell’area Expo la Regione Toscana accoglie il grande pubblico degli appassionati di ogni età nel suo Hyperspazio attrezzato con proiezione interattiva in videowall di Terraflyer Plus, nuova versione potenziata e aggiornata; il distributore per un pieno gratuito di dati cartografici digitali; l’angolo del Plastico, una carta 3D della Toscana per tutte le classi in visita;  topografia e mappe in diretta per i visitatori con stereorestitutore di ultima generazione e plotter di grande formato; geo-gadget e materiali selezionati specie per le scuole. Ma anche applicativi internet, cataloghi di dati territoriali, progetti e documenti tecnici come la carta geologica pienamente realizzata.

La Festa della Geografia! sarà inoltre occasione di incontri e seminari. In Sala Globo si parlerà di cartografia, banche dati topografiche, nuovi sistemi di riferimento geodetico; di geografia in movimento con infomobilità progetto tecnologico e Google Mapping, mobilità leggera come la Via Francigena, la Grande Escursione Appenninica e la Ciclopista sull’Arno. Si farà il punto sui progetti in corso: l’uso storico del suolo, Archeomed, governo del territorio in America Latina, Urbal, permanenze e metamorfosi edilizie dal Catasto Leopoldino ad oggi. 

Per celebrare l’Anno Internazionale della Terra in Sala Scherma si approfondiscono  temi legati alla Banca Dati della Geologia, Archivio della Geotermia, Termalismo e Acque minerali, ma anche di turismo di scoperta alla ricerca di Geositi. E ancora la presentazione di novità librarie di politica dell’ambiente, per finire con il corso gratuito da prenotare sui Sistemi Informativi Geografici.

Il Concerto per il Pianeta Terra conclude solennemente le quattro giornate dedicate alla Geografia, sabato 15 novembre ore 18.00.  L’appuntamento musicale,  affidato all’esecuzione dell’orchestra Filarmonica G. Rossini, è ospitato nello storico complesso dell’Istituto Geografico Militare, come sempre partner di rilievo della Festa della Geografia! che per l’occasione apre le porte al convegno nazionale “Manuali, sussidi e didattica della Geografia” curato da UniFi Scienza della Formazione. L’incontro, insieme alla mostra storico cartografica “Toscana Geometrica”, si colloca tra i percorsi di approfondimento dei grandi temi della Festa della Geografia! edizione 2008. E infine, Geofesta ha scelto il treno! Le prime 100 classi che avranno inviato la scheda di partecipazione alla Festa della Geografia potranno usufruire del biglietto del treno gratuito per raggiungere Firenze.

Il sito della Meloni sui giovani ignora i giovani

Tuesday, 28/10/2008

Nasce così il sito del ministro della gioventù, Giorgia Meloni: www.gioventu.it. ”Una piazza virtuale” si legge in home page “ per la Meglio gioventù con un Focus mensile su questioni che toccano l’universo giovanile”. Eppure non c’è un accenno, una riga, una foto su quello che i giovani stanno facendo in questi giorni. Forse Giorgina non se ne è accorta, giovane fra i giovani. Forse non “bazzica” per le vie del centro di Roma dove gli studenti, la gioventù, manifesta contro la riforma Gelmini, contro i tagli alla scuola. Già, forse anche la ministra è rimasta intrappolata nella rete e sta li a chattare con i suoi amici, nella sua piazza virtuale. E non si accorge che nella piazza, nelle piazze, la vera giovenù, quella con l’accento sulla u, sta facendo un casino. GIORGIA!!! Le scuole di Roma sono occupate (ieri anche il Giulio Cesare ha dichiarato l’occupazione), i giovani fanno manifestazioni a Montecitorio. E sul tuo sito non se ne parla neanche di traverso. CHE VERGOGNA!!!! BOCCIATA!

Gli Articoli della discordia: il Decreto Gelmini

Wednesday, 15/10/2008

Parlamento Italiano

Decreto-legge 1 settembre 2008, n. 137          

“Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università”

pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 1° settembre 2008

Art. 1.
Cittadinanza e Costituzione

1. A decorrere dall’inizio dell’anno scolastico 2008/2009, oltre ad una sperimentazione nazionale, ai sensi dell’articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono attivate azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all’acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», nell’ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse. Iniziative analoghe sono avviate nella scuola dell’infanzia.

2. All’attuazione del presente articolo si provvede entro i limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

Art. 2.
Valutazione del comportamento degli studenti

1. Fermo restando quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, in materia di diritti, doveri e sistema disciplinare degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede.

2. A decorrere dall’anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento e’ espressa in decimi.

3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. Ferma l’applicazione della presente disposizione dall’inizio dell’anno scolastico di cui al comma 2, con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sono specificati i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità del comportamento al voto insufficiente, nonche’ eventuali modalità applicative del presente articolo.

Art. 3.
Valutazione del rendimento scolastico degli studenti

1. Dall’anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite e’ espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno.

2. Dall’anno scolastico 2008/2009, nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite e’ espressa in decimi.

3. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.

4. L’articolo 13, comma 3, del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e’ abrogato e all’articolo 177 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, sono apportate le seguenti modificazioni:

    a) i commi 2, 5, 6 e 7, sono abrogati;
    b) al comma 3, dopo le parole: «Per la valutazione» sono inserite
le seguenti: «, espressa in decimi,»;
    c) al comma 4, le parole: «giudizi analitici e la valutazione sul» sono sostituite dalle seguenti: «voti conseguiti e il»;
    d) l’applicazione dei commi 1 e 8 dello stesso articolo 177 resta sospesa fino alla data di entrata in vigore del regolamento di cui al comma 5;
    e) e’ altresì abrogata ogni altra disposizione incompatibile con<> la valutazione del rendimento scolastico mediante l’attribuzione di voto numerico espresso in decimi.

5. Con regolamento emanato ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, si provvede al coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli studenti e sono stabilite eventuali ulteriori modalità applicative del presente articolo.

Art. 4.
Insegnante unico nella scuola primaria

1. Nell’ambito degli obiettivi di contenimento di cui all’articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nei regolamenti di cui al relativo comma 4 e’ ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali. Nei regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una più ampia articolazione del tempo-scuola.

2. Con apposita sequenza contrattuale e a valere sulle risorse di cui all’articolo 64, comma 9, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e’ definito il trattamento economico dovuto per le ore di insegnamento aggiuntive rispetto all’orario d’obbligo di insegnamento stabilito dalle vigenti disposizioni contrattuali.

Art. 5.
Adozione dei libri di testo

1. Fermo restando quanto disposto dall’articolo 15 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, i competenti organi scolastici adottano libri di testo in relazione ai quali l’editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto nel quinquennio, salvo le appendici di aggiornamento eventualmente necessarie da rendere separatamente disponibili. Salva la ricorrenza di specifiche e motivate esigenze, l’adozione dei libri di testo avviene con cadenza quinquennale, a valere per il successivo quinquennio. Il dirigente scolastico vigila affinche’ le delibere del collegio dei docenti concernenti l’adozione dei libri di testo siano assunte nel rispetto delle disposizioni vigenti.

Art. 6.
Valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria

1. L’esame di laurea sostenuto a conclusione dei corsi in scienze della formazione primaria istituiti a norma dell’articolo 3, comma 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341, comprensivo della valutazione delle attività di tirocinio previste dal relativo percorso formativo, ha valore di esame di Stato e abilita all’insegnamento, rispettivamente, nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria.

2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche a coloro che hanno sostenuto l’esame di laurea conclusivo dei corsi in scienze della formazione primaria nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e la data di entrata in vigore del presente decreto.

Art. 7.
Sostituzione dell’articolo 2, comma 433, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.

1. Il comma 433 dell’articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e’ sostituito dal seguente:

«433. Al concorso per l’accesso alle scuole di specializzazione mediche, di cui al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368, e successive modificazioni, possono partecipare tutti i laureati in medicina e chirurgia. I laureati di cui al primo periodo, che superino il concorso ivi previsto, sono ammessi alle scuole di specializzazione a condizione che conseguano l’abilitazione per l’esercizio dell’attività professionale, ove non ancora posseduta, entro la data di inizio delle attività didattiche di dette scuole immediatamente successiva al concorso espletato.».

Art. 8.
Norme finali

1. Dall’attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

2. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.

Ecci i vincitori di Marinando 2008

Friday, 3/10/2008

marinando_2008.gifSi è concluso il tredicesimo Festival teatrale e video di Marinando, la campagna di sensibilizzazione riservata agli studenti delle scuole secondarie di primo grado dedicata al mondo del mare e della pesca, che si è chiusa sabato sera in piazza della Libertà a Ostuni. Alla serata conclusiva sono intervenuti il Capo di Gabinetto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Giuseppe Ambrosio, il sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella, e le autorità locali.
Un gran finale, con l’assegnazione, per la sezione teatro, della coppa del Presidente della Repubblica alla scuola “E. Giacich” di Monfalcone e del premio speciale della giuria alla scuola “D. Alighieri” di Venezia. I due lavori, sia pure in maniera diversa, prendono spunto dalla storia delle loro regioni.
I ragazzi di Monfalcone con lo spettacolo “In Cantiere” hanno ripercorso il passaggio da borgo marinaro a centro industriale della loro città, mentre gli studenti di Venezia, con la performance “Arlechin no magna potaci”, hanno riportato sulle scene il brio della commedia dell’arte, tipica veneta, per affrontare un problema quanto mai attuale quale è la sana alimentazione.
Un plauso particolare, Zaia lo ha dedicato ai ragazzi della scuola “F. Michelini Tocci” di Cagli, autori del miglior spot della sezione video del Festival “Punto a capo”, “che con immagini e testo hanno saputo esprimere la preoccupazione e l’impegno delle nuove generazioni nel far sì che non siano gli immediati interessi economici di qualcuno a guidare la vita di una comunità e dettare le regole del mondo. Le nostre risorse – ha concluso il Ministro - anche quelle ittiche, vanno valorizzate e salvaguardate”.
Marinando 2008, secondo tutti gli osservatori, si è chiuso con un bilancio molto positivo, anche per le molteplici attività proposte alle scuole italiane e straniere durante la settimana azzurra di Ostuni: laboratori, escursioni, prove e spettacoli teatrali, proiezioni, incontri tematici che hanno coinvolto studenti e insegnanti.
Marinando rappresenta ormai un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale come campagna di grande valore civico, che, attraverso il linguaggio del teatro e dei video sul tema del mare e della pesca, svolge un’importante azione di sensibilizzazione per la salvaguardia delle risorse marine.
Un impegno che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ritiene valido per il presente, ma soprattutto per il futuro della nostra società.

Di seguito tutti i premi e le motivazioni:

GIURIA UFFICIALE

Sezione Teatro “Il pescatore in teatro” 2008:

Coppa del Presidente della Repubblica a “In cantiere”, dell’Istituto Comprensivo Statale “Giacich” – Monfalcone
per la varietà dei linguaggi, compreso un uso ingegnoso del teatro su nero; per l’alternanza dei rimi e dei registri espressivi, che trascorrono dalla lentezza ieratica, alla mimesi realistica, alla gestualità simbolica, utilizzati sempre in funzione drammaturgica per rendere ora la civiltà e la cultura della pesca, ora la frenesia del lavoro industriale; per le invenzioni sonore, che alternano alla musica i rumori della quotidianità; per lo spessore dei contenuti civili, acquisiti con uno studio documentato della realtà locale e resi senza prosopopea; per la sobria ma commovente restituzione teatrale di un tema frequentato raramente e con difficoltà dal teatro della scuola, quale la morte.

Menzione speciale a “Arlechin no magna potaci”, della Scuola Media Statale  “Alighieri” – Venezia per l’intelligente e spiritoso innesto sugli stilemi della commedia dell’arte, contaminata con elementi di cultura giovanile, del tema della corretta alimentazione e del pesce, con la creazione di una drammaturgia compiuta, elaborata autonomamente dalle ragazze e dai ragazzi; per la spigliatezza e l’adeguatezza ai tempi comici della recitazione; per l’uso della lingua veneziana e per alcune felici idee registiche, come la suggestione iniziale della gondola, creata dai corpi di due ragazzi in nero e da una coppia di forcole; per la vena satirica rivolta alla cultura pubblicitaria televisiva.

Il pollo ha 4 cosce

Monday, 22/9/2008

Una recente indagine conferma che i più piccoli in Europa hanno profonde “lacune? sull’attività degli agricoltori, sulle coltivazioni e sugli allevamenti. La Cia, durante la Festa nazionale di Genova, lancia la proposta di portare nelle aule scolastiche delle elementari la conoscenza della realtà del mondo agricolo e rurale. E’ importante per educare al mangiare corretto e a riconoscere il valore di prodotti come la frutta e la verdura per contrastare soprappeso e obesità.

 

Aprire le porte della scuola all’agricoltura. Nelle aule delle elementari si deve cominciare a far conoscere la realtà delle campagne ai nostri bambini che mostrano profonde “lacune? sul lavoro dell’agricoltore, sulle colture, sugli allevamenti e sul valore nutritivo dei prodotti agroalimentari. La proposta è stata lanciata dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori nel corso della quarta Festa nazionale dell’agricoltura in svolgimento a Genova e dove è stato organizzato uno spazio animazione, “L’orto magico?, dove i bambini possono entrare in contatto con la vita nelle campagne per poter conoscere il lavoro dell’agricoltore e i prodotti che si coltivano. Una proposta che non vuole entrare nel merito dell’attuale discussione sull’insegnante unico, ma è tesa ad accrescere la conoscenza dei più piccoli, verso il mondo agricolo e rurale educandoli così anche ad una corretta e sana alimentazione.

L’iniziativa della Cia nasce da due elementi molto significativi: il primo, un recente sondaggio a livello europeo dove emerge palese la scarsa conoscenza della campagna da parte dei bambini; il secondo è relativo all’aumento di bambini in soprappeso e obesi, soprattutto nel nostro Paese. Quindi, è indispensabile cercare di indirizzare i più piccoli verso una realtà, quella agricola, che racchiude un grande patrimonio non solo produttivo, ma anche culturale, sociale e alimentare e di tradizioni secolari.

Veniamo ai risultati del sondaggio europeo. I bambini interpellati pensano che l’agricoltore sia un nonno indaffarato, amichevole e altruista, che le arance, le olive e le banane crescano nel Regno Unito, le pesche in Finlandia, che il cotone venga dalle pecore, che il pollo abbia quattro cosce, che lo zucchero non si sa dove venga prodotto, che le more sono delle caramelle,, che l’orto sia nel supermercato.

L’immagine che i bambini hanno della coltivazione -si ricava dal sondaggio- è incentrata sugli animali. Una fattoria senza animali è quasi inconcepibile. Quasi tre quarti dei bambini europei sono stati in una fattoria almeno una volta e a quasi nove bambini su dieci la visita è piaciuta. La visita è stata più entusiasmante per i bambini spagnoli e irlandesi (64 e 59 per cento rispettivamente), ma meno per i bambini tedeschi e italiani (35 e 27 per cento).

I bambini hanno difficoltà ad associare i prodotti non trattati alla loro forma finale dopo la trasformazione. Per esempio, il 50 per cento dei bambini europei non sa da dove viene lo zucchero, tre quarti non sanno da dove viene il cotone, mentre un quarto crede che cresca sulle pecore. Un terzo dei bambini non è in grado di citare nemmeno un prodotto derivato dal girasole.

La maggior parte dei bambini entra in contatto con la produzione agricola unicamente al supermercato: solo il 10 per cento cita la fattoria come regolare fonti di acquisti per la famiglia. Il numero è più alto in Lussemburgo e Austria (30 e 28 per cento rispettivamente) e più basso in Irlanda (2 per cento), Regno Unito e Spagna (3 per cento entrambe). Quasi un quarto dei bambini non è in condizione di citare un metodo di conservazione del cibo diverso dal congelamento.

Interrogati su quali animali producono latte, tutti i bambini hanno citato le vacche. Tuttavia, tra la metà (Irlanda, Svezia e Italia) e tre quarti (Grecia) dei bambini hanno menzionato anche le capre. Inoltre, in media un bambino su due ha citato le pecore, con una frequenza che va da 1/8 in Finlandia, 1/5 in Irlanda e nel Regno Unito fino a 4/5 in Grecia, Italia, Portogallo e Spagna.

Forti differenze compaiono quando ai bambini viene chiesto quali prodotti possono essere ottenuti dal latte. Il formaggio è il più citato da tre bambini su quattro. Oltre la metà dei bambini ha citato il burro e lo yogurt e quattro su dieci la crema di latte. Altri prodotti (panna montata, formaggio di latte cagliato, gelato) vengono citati meno frequentemente.

Il 71 per cento dei bambini non sa che l’Unione europea è un’unione di Paesi che attuano una politica comune. Fra quelli che sanno che cos’è l’Unione europea, quasi tutti (95 per cento) sanno che il loro Paese ne è membro.

Un alto livello di familiarità con l’Unione europea si ha in Italia (54 per cento), Portogallo (42 per cento) e Danimarca (41 per cento). Il livello scende al 10 per cento in Svezia e al 7 per cento nel Regno Unito.

Comunque, i risultati del sondaggio europeo -ricorda la Cia- mettono in luce l’esigenza di un rapporto nuovo tra il mondo della scuola e quello dell’agricoltura. Una strada che la Cia ha già intrapreso con il progetto “Scuola in fattoria? che si sta sviluppando in tutta Italia, proprio per ampliare la conoscenza dei più piccoli verso la realtà agricola, ma anche ad una sana e corretta alimentazione.

Un’alimentazione indispensabile -avverte la Cia- per contrastare obesità e soprappeso che si riscontrano in maniera evidente soprattutto fra i bambini. I dati parlano chiaro. In Europa la situazione peggiore si riscontra in Gran Bretagna (29 per cento di soprappeso tra i 5 e i 17 anni, sia nei maschi sia nelle femmine), nei Paesi mediterranei (Cipro, Italia, Malta, Spagna) e del Portogallo. In ogni caso, per l’Organizzazione mondiale della sanità 1 ragazzo su 5 in Europa è soprappeso. Ogni anno, agli oltre 14 milioni di giovani europei in soprappeso -3 milioni dei quali obesi- si aggiungono 400 mila “nuovi? soprappeso.

In Italia, oltre un terzo dei bambini tra i 6 e i 9 anni risulta in soprappeso o obeso (34,1 per cento), un dato che scende al 25,4 per cento nella fascia tra i 10 e i 13 anni, e precipita con l’adolescenza (14-17 anni) al 13,9 per cento. Per i bambini e adolescenti italiani, al di sotto della maggiore età, l’obesità infantile, si attesta al 4 per cento di media, ma secondo recenti studi, nel 2025, mantenedosi questa situazione, l’obesità infantile nel nostro Paese triplicherà, arrivando al 12,2 per cento.

 

I bambini europei e l’agricoltura

 

- L’80 per cento non sa da dove viene il cotone, il 20 per cento crede che cresca sulle pecore.

 

- Il 50 per cento non sa dove si produce lo zucchero.

 

- Il 90 per cento entra in contatto con la produzione agricola solo al supermercato.

 

- Per il 95 per cento gli agricoltori sono nonni indaffarati.

 

- Per il 40 per cento il pollo ha quattro zampe.

 

- Per il 20 per cento arance, olive e banane crescono nel Regno Unito.

Frutta e verdura GRATIS nelle scuole già dal 2009

Sunday, 21/9/2008

La Cia-Confederazione italiana agricoltori esprime apprezzamento per l’orientamento europeo in Commissione agricoltura. Il progetto potrebbe partire già dal 2009.

 

Non possiamo che esprimere apprezzamento per il consenso che anche in Parlamento europeo è stato trovato nei confronti del programma Ue d’informazione e distribuzione gratis di frutta e verdura nelle scuole europee. E’ quanto evidenziato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito al dibattito che si è avuto presso la Commissione agricoltura e sviluppo rurale dell’Assemblea di Strasburgo.

Durante i lavori -rileva la Cia- il relatore Niels Busk ha presentato il programma proposto dalla Commissione Ue, chiedendo di accoglierlo e, anzi, di investire ancora di più nella salute dei cittadini europei, per lottare contro l’obesità dei bambini e formarli meglio ad un consumo consapevole. La proposta formulata da Busk è, infatti, quella di aumentare da 90 a 360 milioni euro il contributo comunitario per garantire un numero più elevato di bambini coinvolti e un periodo più lungo di distribuzione di frutta e verdura nelle scuole.

Il voto del Parlamento europeo è atteso per il mese di novembre, ma la Commissione Ue -sottolinea la Cia- già parla di un grande evento di presentazione del progetto per il mese di dicembre. Auspicio, quindi, che già dal 2009 sia possibile sostenere i progetti di distribuzione gratis di frutta e verdura nelle scuole.

 
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