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 PALATINO: IL PALAZZO DI ROMA

Alto sul colle omonimo si erge il Palatino, il quartiere dell'antica Roma dove, secoli orsono, c'erano i Palazzi con la P maiuscola, quelli cioè degli imperatori.  Strano ma vero: palazzi e palazzine attuali prendono il  nome proprio dal rione più chic della Roma imperiale, in latino "Palatium". Duemila anni di storia (forse ancora di più perchè è qui, si racconta, che Romolo e Remo furono allattati dalla lupa...) non hanno sciupato la magia del luogo. Come in un incantesimo, salita la rampa che parte dall'entrata principale su Via di San Gregorio (trafficatissima) eccovi in mezzo alla campagna. Camminando, camminando incontrerete i ruderi dei maestosi palazzi, un vero e proprio stadio per corse di cavalli, la casa di Augusto e lo splendido "giardino d'inverno" (aprirà, dopo il restauro, alla fine di questo mese) cioè la casa di Livia: un tripudio di uccelli, alberi e fiori. C'è poi il palazzo di Domiziano, con la sua parte pubblica (Domus Flavia) e quella privata (Domus augustana): per trecento anni, dall'81 dopo Cristo in poi, vi abitarono tutti gli imperatori romani. E il bello è che, per costruirlo, l'architetto Rabirio dovette appiattire (con tonnellate e tonnellate di terra!) la cima occidentale del Colle, chiamato Germalus. Tutto potevano, allora, gli imperatori romani!
Secoli dopo (siamo nel Millecinquecento) pecore e capre brucano l'erba tra le rovine. Il cardinale Alessandro Farnese, nipote del Papa, acquista la casa di Tiberio, la ricopre di terra e, voilà, ecco sorto il primo orto botanico romano. Ancora adesso gli "Horti Farnesiani" (dominano il Foro romano, con i due padiglioni Farnese a far da sentinella) sono una goduria per gli occhi e per lo spirito. Vi si trovano querce e acacie, papiri e castagni. E uccelli (persino un picchio al lavoro!) che svolazzano qua e là.  Noi di Giacomino, in settembre, abbiamo fatto una scorpacciata di corbezzoli. Erano belli rossi sangue, tondi e spinosetti, come i loro cugini sardi... ma eravamo al Palatino!

Le entrate al Palatino (comprate da bere e da mangiare fuori, perché dentro non troverete nulla!) sono due. La prima è attraverso il Foro, utilizzando l'ingresso che dà sul Colosseo. In questo caso ci si trova proprio sotto i padiglioni Farnese e occorre andare a ritroso. La seconda è sulla Via di San Gregorio, a due passi dal Colosseo. Il biglietto costa 12 mila lire, ma i bimbi non pagano. Per arrivarci, usate la Metro B. Va benissimo anche il 117, il piccolo autobus elettrico.