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Lo zoo virtuale

Dopo la moria di animali al Bioparco di Roma, gli animalisti si oppongono sempre più all’ex Giardino zoologico.  Al grido di “Chiudiamo gli zoo, apriamo le gabbie”,  lanciano accuse contro la nuova gestione e contestano anche la nuova area dedicata alla fauna delle lagune costiere del Mediterraneo. “La laguna dei fenicotteri era una delle poche strutture non pericolose per gli animali – spiega Angela Certo dell’Associazione Animalisti italiani – e non rappresentava una priorità da nessun punto di vista. La nuova struttura, inoltre, è del tutto estranea al loro habitat naturale ed alle loro esigenze biologiche”.
Tra vecchie polemiche e nuovi progetti per il Bioparco, Internet suggerisce la via telematica. Niente gabbie negli zoo virtuali. Per la gioia di grandi e piccini, scimmie e leoni si possono ammirare e studiare sul sito Naturalia  dove gli animali vivono in libertà nel loro ambiente naturale, oppure allo Zoo elettronico  dove si può anche ascoltare il verso degli animali. Se, invece, siamo amanti dei pesci possiamo scendere negli abissi del mare e vedere da vicino balene  e delfini . 
Ancora allarme, infine, per  gli animali che vengono importate clandestinamente nel nostro Paese e che stravolgono la fauna locale. La trota iridea, per esempio, di origine nordamericana, è entrata in competizione con la trota nostrana ed ha causato un “inquinamento”genetico. Anche il Pesce siluro, originario dei grandi fiumi dell’est europeo, ha provocato un bel po’ di guai alle popolazioni ittiche nazionali. Questo grosso predatore, molto vorace, mangia le uova degli altri pesci e ne impedisce, così, una normale riproduzione.

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