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 Tv e Internet frenano l’immaginazione?

La partita è aperta. Da una parte i governi e gli sponsor sostengono la diffusione dell’informatica  e della telematica nelle scuole  a colpi di concorsi a premi  ,con stretta di mano finale di Clinton. Dall’altra la Lego  (certamente interessata a tirar l’acqua al suo mulino) che lancia l’allarme: “I bambini subiscono un bombardamento di notizie e di immagini – dice il presidente e amministratore del gruppo Kjeld Kirk Kristiansen – e tutti dobbiamo prenderci la responsabilità di incoraggiarli a non guardare, ascoltare e ripetere soltanto, ma ad utilizzare attivamente la propria immaginazione”.
Proprio per allargare il dibattito sulla validità o meno delle  nuove tecnologie nello sviluppo dei bambini, la Lego ha lanciato l’idea di un  forum a livello internazionale per parlare sulle più avanzate conoscenze sullo sviluppo e l’immaginazione dei bambini.  A Londra, intanto, proprio la Lego ha organizzato una dimostrazione nel corso della quale – grazie ad Internet -  bambini di Londra e bambini di Singapore hanno potuto giocare tra di loro “virtualmente e fisicamente” con mattoncini “intelligenti” dotati di microchip e sensori. “Associando i prodotti Lego a Internet – precisano i responsabili dell’azienda che produce giocattoli – i bambini potranno condividere le loro creazioni usando il lcomputer per stimolare un’immaginazione attiva piuttosto che passiva” .
 

Giacomino n.2 del 15 Ottobre 1998

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