Il nuovo Rettilario del Bioparco - Centro di conservazione per rettili, anfibi e invertebrati

Paco il Caimano nano, le rane pomodoro e i millepiedi giganti sono soltanto alcuni dei nuovi animali che da domani sarà possibile osservare al Rettilario del Bioparco che - con i suoi 4000 mq su tre livelli - riapre i battenti dopo due mesi chiusura per ristrutturazione e si propone come Centro di conservazione per rettili, anfibi e invertebrati. Punte di diamante del nuovo Rettilario sono due nuove sezioni: l’area dedicata agli anfibi e la sezione degli invertebrati; inoltre è stata realizzata la vasca del caimano. Si tratta di animali che per la prima volta nella storia del Bioparco sono visibili al pubblico. Il nuovo percorso educativo che si snoda all’interno del Rettilario è stato realizzato grazie al contributo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Il 98% degli animali presenti proviene da sequestri e confische da parte delle forze dell’ordine. 

LA VISITA AL NUOVO RETTILARIO

VIDEO - Il percorso ha inizio con la proiezione di un video realizzato da Nat Geo Wild (canale 405 di SKY), una sequenza di primi piani spettacolari di coccodrilli, serpenti e anfibi e di immagini legate al commercio illegale di animali per sensibilizzare il pubblico sul valore della Biodiversità.

FORESTA E ANELLO TECHE - La visita prosegue con un ambiente tropicale a cielo aperto, tra cascate e alberi, in cui si trovano iguane, uccelli di savana e varie specie di testuggini, tra cui quelle di Aldabra, le più grandi esistenti sul Pianeta (visibili nel periodo estivo). Attraverso un tunnel sotterraneo ci si immerge quindi in una foresta pluviale, in mezzo ad orchidee, bromelie e felci, dove si possono osservare: coccodrilli, uccelli, testuggini di foresta, camaleonti, e uccelli variopinti. Superata la foresta tropicale, è la volta del percorso circolare delle teche - dove si trovano diverse specie di rettili - che prosegue nelle due nuove sezioni:

AREA INVERTEBRATI, una finestra su quegli animali che piacciono un po’ meno, ma che svolgono l’importantissimo ruolo ecologico di “spazzini”: Insetti stecco, parenti delle cavallette che per sfuggire ai predatori si “mascherano” da rametti secchi; Granchi tropicali dai colori sgargianti; Lumache giganti di Zanzibar; Blatte fischianti, Locuste, Grilli campestri; Millepiedi giganti, provenienti dall’Asia tropicale, la versione “maxi” dei comuni millepiedi,.

AREA ANFIBI - L’area degli anfibi è stata ideata per sensibilizzare il pubblico verso l’estinzione di massa che si sta abbattendo su questo gruppo di animali. Il Rettilario ospita le seguenti specie: Raganella arboricola gigante, che ama trascorrere ore sulle cime degli alberi in posizione assolata; Axolot, grande “salamandra” messicana che rimane sempre neonata in quanto molti esemplari non compiono la metamorfosi, rimanendo in un eterno “stato larvale”, continuano quindi a possedere le branchie come i pesci; Rana pomodoro, grandi rane rosse provenienti dal Madagascar molto rare; Dendrobatidi le coloratissime Rane “freccia”, così chiamate perché usate in America tropicale dalle popolazioni indigene per avvelenare le punte delle lance. Le loro colorazioni - giallo e nero, blu elettrico, arancio - mettono in guardia i possibili predatori sulla loro pericolosità. Una curiosità: in allevamento queste rane perdono il loro veleno, infatti, in natura, il veleno viene trasmesso loro dagli insetti di cui si sono cibate, che a loro volta si sono nutriti di piante velenose; interrotta questa catena, le rane tornano ad essere innocue.

Il Bioparco ha aderito al Progetto Internazionale di salvaguardia degli anfibi ‘Arca’ promosso dall’EAZA (Associazione Europea Zoo e Acquari) per il quale ha avviato una raccolta fondi, a questo scopo nell’area anfibi è presente un salvadanaio.

La mascotte del Rettilario è Paco, il caimano nano (Paleosuchus trigonatus) ospitato in una grande vasca, che permette di osservarlo anche sott’acqua.

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