Cinture di sicurezza: le novità introdotte dalla nuova legge

Veramente rivoluzionarie le novità in materia di utilizzo di cinture di sicurezza sia per la tipologia dei veicoli che per i destinatari (adulti – bambini) che ne devono fare uso e anche per le categorie esenti.

 

ASPETTI GENERALI 

Viene esteso l’uso obbligatorio delle cinture di sicurezza a tutte le categorie internazionali di autoveicoli adibiti al trasporto di persone e di merci, in particolare anche per quelli di massa superiore a 3,5 tonnellate (veicoli commerciali per il trasporto di carichi pesanti, autobus e pullman). Lo stabilisce il decreto legislativo 13 marzo 2006, nr.150 di attuazione della direttiva comunitaria 2003/20/CE che modifica la direttiva 91/671/CEE, relativa all’uso obbligatorio delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per i bambini nei veicoli, pubblicato sulla GU il 13 marzo 2006.

BAMBINI: SCOMPARE IL RIFERIMENTO ALL’ETA’ DI 12 ANNI, RIMANE IL LIMITE DI ALTEZZA DI METRI 1,50

Tra le innovazioni contenute nel provvedimento c’è l’obbligo di assicurare al sedile i bambini di statura inferiore a 1,50 metri facendo uso di un cuscino sollevatore ed adattatore che permetta al bambino di essere trattenuto dalle stesse cinture di sicurezza previste per gli adulti.

Scompare dalla nuova stesura dell’art. 172 il riferimento all’età dei bambini col limite ai 12 anni.

I bambini sino a 3 anni non possono viaggiare su veicoli vecchi sprovvisti di cinture di sicurezza, mentre quelli di età superiore e di altezza fino a m 1,50 non possono occupare un sedile anteriore.

Il decreto proibisce anche l’installazione di seggiolini per bambini rivolti contromarcia sui posti protetti da airbag, a meno che non sia possibile disinserirlo.

I bambini di statura non superiore a 1,50 m, quando viaggiano negli autoveicoli per il trasporto di persone in servizio pubblico di piazza o negli autoveicoli adibiti al noleggio con conducente, possono non essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, a condizione che non occupino un sedile anteriore e siano accompagnati da almeno un passeggero di età non inferiore ad anni sedici.

Fino all’8 maggio 2009, sono esenti dall’obbligo di cinture e sistema di ritenuta i bambini di età inferiore a 10 anni trasportati in soprannumero nei posti posteriori, purché accompagnati da un passeggero di età non inferiore a 16 anni, solo sugli autoveicoli adibiti al trasporto promiscuo di persone e cose, di cui all’art. 169 CdS.

 

MEZZI ADIBITI AL TRASPORTO DI PERSONE ANCHE PUBBLICI - OBBLIGO CINTURE PER I PASSEGGERI SEDUTI, ESCLUSI QUELLI ADIBITI A TRASPORTO LOCALE E CHE CIRCOLANO IN AREA URBANA
Tutti gli occupanti, di età superiore a tre anni, dei veicoli in circolazione adibiti al trasporto di persone con più di 8 posti a sedere oltre il conducente, devono utilizzare, quando sono seduti, i sistemi di sicurezza di cui i veicoli stessi sono provvisti. I bambini devono essere assicurati con sistemi di ritenuta per bambini, eventualmente presenti sui veicoli adibiti al trasporto di persone con più di 8 posti a sedere, oltre il conducente, solo se di tipo omologato secondo quanto previsto al comma 1 dell’art. 172.

I passeggeri dei veicoli adibiti al trasporto di persone con più di 8 posti a sedere, oltre il conducente, devono essere informati dell’obbligo di utilizzare le cinture di sicurezza, quando sono seduti ed il veicolo è in movimento, mediante cartelli o pittogrammi, conformi al modello figurante nell’allegato alla direttiva 2003/20/CE, apposti in modo ben visibile su ogni sedile. Inoltre, la suddetta informazione può essere fornita dal conducente, dal bigliettaio, dalla persona designata come capogruppo o mediante sistemi audiovisivi quale il video.

 

Il decreto prevede alcune novità in tema di esenzione dall’uso delle cinture di sicurezza. In particolare, fino all’8 maggio 2009, sono esenti dall’obbligo di cinture i bambini inferiori a 10 anni trasportati in soprannumero nei posti posteriori, purché accompagnati da un passeggero di età non inferiore a 16 anni, solo sugli autoveicoli adibiti al trasporto promiscuo di persone e cose.

 

LE ESENZIONI
ORA VIGE L’OBBLIGO ANCHE PER I TAXISTI. AGGIUNTA INVECE L’ESENZIONE PER LE FORZE ARMATE NELL’ESPLETAMENTO DI ATTIVITA’ ISTITUZIONALI NELLE SITUAZIONI DI EMRGENZA

Va segnalato che scompare l’esenzione per i taxisti, (conducenti di autoveicoli adibiti al trasporto di persone in servizio pubblico di piazza, ovvero adibiti al noleggio con conducente, durante il servizio nei centri abitati) già prevista dal punto d) dell’art. 172 ante modifica. Aggiunta l’esenzione per le forze armate impegnate in attività istituzionali nelle situazioni di emergenza.

Rimane l’esenzione dall’obbligo di uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini per le seguenti categorie:

 

a) gli appartenenti alle forze di polizia e ai corpi di polizia municipale e provinciale nell’espletamento di un servizio di emergenza;

 b) i conducenti e gli addetti dei veicoli del servizio antincendio e sanitario in caso di intervento di emergenza;
c) gli appartenenti ai servizi di vigilanza privati regolarmente riconosciuti che effettuano scorte;
d) gli istruttori di guida quando esplicano le funzioni previste dall’articolo 122, comma 2;
e) le persone che risultino, sulla base di certificazione rilasciata dalla unità sanitaria locale o dalle competenti autorità di altro Stato membro delle Comunità europee, affette da patologie particolari o che presentino condizioni fisiche che costituiscono controindicazione specifica all’uso dei dispositivi di ritenuta. Tale certificazione deve indicare la durata di validità, deve recare il simbolo previsto nell’articolo 5 della direttiva 91/671/CEE e deve essere esibita su richiesta degli organi di polizia di cui all’articolo 12;
f) le donne in stato di gravidanza sulla base della certificazione rilasciata dal ginecologo curante che comprovi condizioni di rischio particolari conseguenti all’uso delle cinture di sicurezza;
g) i passeggeri dei veicoli M2 ed M3 autorizzati al trasporto di passeggeri in piedi ed adibiti al trasporto locale e che circolano in zona urbana;
h) gli appartenenti alle forze armate nell’espletamento di attività istituzionali nelle situazioni di emergenza.

LE SANZIONI
Novità significativa è il sequestro e la confisca dei dispositivi  di ritenuta di cui al comma 12, cioè quando importati o prodotti per la commercializzazione se non omologati, ancorché installati sui veicoli.

Comma - 10. Chiunque non fa uso dei dispositivi di ritenuta, cioè delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, e’ soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 68,00 euro a 275,00 euro. Quando il mancato uso riguarda il minore, della violazione risponde il conducente ovvero, se presente sul veicolo al momento del fatto chi e’ tenuto alla sorveglianza del minore stesso. Quando il conducente sia incorso, in un periodo di due anni, in una delle violazioni di cui al presente comma per almeno due volte, all’ultima infrazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da quindici giorni a due mesi, ai sensi del capo I, sezione II, del titolo VI.

 

Comma - 11. Chiunque, pur facendo uso dei dispositivi di ritenuta, ne altera od ostacola il normale funzionamento degli stessi e’ soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 34,00 euro a 138,00 euro.

 

Comma - 12. Chiunque importa o produce per la commercializzazione sul territorio nazionale e chi commercializza dispositivi di ritenuta di tipo non omologato è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 716,00 euro a 2.867,00 euro.

 

Comma - 13. I dispositivi di ritenuta di cui al comma 12, ancorché installati sui veicoli, sono soggetti al sequestro ed alla relativa confisca, ai sensi delle norme di cui al capo I, sezione II, del titolo VI.

DECORRENZA
La legge è entrata in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sulla GU cioè il 14 aprile 2006. www.ASAPS.it

3 Commenti a “Cinture di sicurezza: le novità introdotte dalla nuova legge”

  1. Giacomino » Blog Archive » In vigore dal 9 maggio le nuove norme di sicurezza per i bambini in auto scrive:

    […] Vedi articolo sulla  normativa  […]

  2. zaccaria antonio scrive:

    Più che un commento desidererei esternare una domanda che si stanno ponendo veramente in tanti.Siamo sicuri che la legge sull’obbligatorietà dell’uso delle cinture di sicurezza non sia palesemente
    incostituzionale? Non è per caso da considerarsi in aperta violazione dei diritti del singolo idividuo?
    Ormai è opinione di tutti, o quasi, che sia proprio così! Lo Stato poteva “indottrinare” la gente per indurla a servirsi delle cinture, così come si stà facendo per far si che si consumi più frutta e verdura per salvaguardarci dall’insorgenza di particolari malattie, cosi può assistere a tante trasmissioni televisive che ci inducono a mantenerci entro un determinato range di peso, non fumare, non bere, ecc… Allora si deve regolamentare qualsiasi comportamento a rischio! Gli sport estremi, il fare il bagno da soli, il “fai da te”, l’uso dei trapani, dei fon, i ferri da stiro, per non parlare delle sparachiodi, delle caffettiere, ecc… le altalene… le scale, gli ascensori.
    Sicuramente obbligare la gente a mettersi le cinture è da considerarsi un abuso a tutti gli effetti!
    Invito tutti quelli che sono daccordo a fare in modo da abrogare una simile legge assurda e palesemente lesiva della libertà del singolo, che fino aprova contraria dovrebbe essere ancora lui a deciere della propria vita e della propria salute. Se non è così allora si dovrebbe proibire la vendita di tutti gli alcolici, delle sigarette, contrastare in qualche modo le cattive abitudini alimentari di tutti gli obesi e tutti i soggetti a rischio. Diamoci da fare! Non vogliamo più metterci le cinture, nè i caschi!

  3. LUCIO scrive:

    Mi dispiace che qualche persona pensi ancora che rispettare delle regole di normale convivenza sia ancora anticostituzionale ,bisognerebbe sapere che chi fa un incidente senza cinture magari rimane invalido o muore o viene ferito in maniera da essere obbligato a sostenere cure, che guarda caso sono a carico di tutta la comunità stato e assicurazioni cioè noi. Quindi ritengo che sia assurdo pensare che salvaguardare la salute pubblica sia una cosa facoltativa. Fortunatamente ancora c’è chi pensa che vivere in un paese civile si debbano rispettare delle regole .

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